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DOBBIAMO APRIRE BENE GLI OCCHI 07/05/2008
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"Dobbiamo aprire bene gli occhi. Ci sono più di due milioni di immigrati clandestini che dormono sulla nostra terra stanotte. Questo stato ha speso tre miliardi di euro l’anno scorso per l’assistenza a persone che non hanno diritto di stare qui. Tre miliardi di euro. Quattrocento milioni di euro solo per tenere in cella quella massa di porci criminali che sono in questo paese solo perché all’immigrazione hanno deciso che non vale la pena fare delle discriminazioni tra i carcerati. A chi gliene frega? Al nostro governo non gliene frega. La polizia di frontiera è una barzelletta. Perciò chi rimane sorpreso se oltre i confini ridono di noi e delle nostre leggi? Già: ogni notte migliaia di questi parassiti si riversano oltre il confine come se andassero alla fiera della cuccagna. Qui si tratta della vostra vita, e della mia. Di onesti lavoratori che oggi vengono ignorati e trattati di merda perché il loro governo si preoccupa di più dei loro diritti costituzionali di un gruppo di persone che non hanno la cittadinanza. Sulla Statua della Libertà c’è scritto: “Datemi gli stanchi, gli affamati, i poveri”. Beh siamo noi ad essere stanchi, affamati e poveri. E finché non ti occupi di noi, chiudi quel cazzo di libro. Perché stiamo perdendo. Stiamo perdendo il diritto di costruirci un destino. Stiamo perdendo la libertà per permettere a degli stranieri di venire qui e spellare il nostro paese. E non è una cosa che sta succedendo a miglia da noi. Non è che sta capitando in posti dei quali non possiamo occuparci. Sta capitando proprio qui, nel nostro quartiere, nel palazzo che è di fronte a noi. [Ci rubano il lavoro]. Vedo questa merda andare avanti e non vedo nessuno fare qualcosa per fermarla. E questo mi fa incazzare di brutto. Perciò guardatevi intorno: non è il nostro quartiere. È un campo di battaglia. Prendete una decisione: ce ne staremo da parte zitti zitti, fermi a guardare la nostra patria che viene stuprata? Vogliamo unire le nostre forze e fare qualcosa? Facciamogli vedere chi siamo!”


Sfido i lettori a individuare l’autore di questo discorso.

E sfido chiunque a riflettere su quanti, oggi come oggi, tra i nostri connazionali, sarebbero disposti ad abbracciarlo. A diffonderlo. A sostenerlo. A tradurlo in fatti.

Ho soltanto rimosso tre riferimenti agli Stati Uniti: questo è il monologo di Derek Vinyard, estremista neonazi protagonista del film “American History X”.

Dovrebbe farci riflettere. E vergognare.

Diego K. Pierini

NOTA: non finisce qui, il discorso di Vinyard. Si articola in altri passaggi che disintegrano concetti come stato di diritto, tolleranza, equità. Democrazia. Cliccando su download in alto è possibile approfondire.

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